L’Abruzzo sta aggiornando la sua gestione normativa per l’assistenza domiciliare, come altre Regioni italiane. Antonia Giampaolo, responsabile area commerciale per il Centro Italia, ci spiega meglio di cosa si tratta.
Cosa sta succedendo in Abruzzo?
Anche nella bella Abruzzo si sta cambiando prospettiva nel modo di concepire l’assistenza domiciliare integrata. Gli aggiornamenti normativi, previsti dal PNRR, si stanno definendo in maniera molto interessante.
In che modo si sta aggiornando la Regione?
A questa domanda voglio rispondere in due punti.
In maniera più immediata posso dire che la Regione Abruzzo sta siglando una serie di accordi quadro con gli Enti Regolatori di assistenza domiciliare e i vari operatori commerciali, per una nuova gestione e un nuovo controllo dell’attività assistenziale.
Secondo aspetto, più generale e affascinante a mio avviso, risulta come questo sia uno dei primi aggiornamenti normativi sul tema che non faccia una equazione netta tra nuovo flusso normativo e adempimento economico. Ovviamente l’ambito economico viene toccato dalla normativa, ci mancherebbe non fosse così, ma qui si fa “un passo più in là”. La normativa prevede una reale componente assistenziale, una tangibile richiesta di migliorare la gestione del percorso di cura nella sua interezza (telemedicina, esami con referti su cartella digitale e molto altro ancora).
In sostanza cosa viene richiesto?
Viene richiesto ai fornitori terze parti di servizi, come noi di Advenias, una piattaforma per il monitoraggio e la rendicontazione in tempo reale dei pazienti. Uno degli obiettivi è il calcolo KPI, per una migliore gestione operativa e strategica, ma mi sento di aggiungere anche qui una mia riflessione personale.
Questo genere di investimenti vanno oculati soprattutto pensando alle ricadute concrete e operative che un’attività del genere richiede alla struttura. Per esempio, non viene richiesto in maniera esplicita un software sanitario con app integrata, ma senza di questo mi sembra difficile rispettare la nuova normativa. Mi spiego meglio: gli operatori non possono fare il loro lavoro per poi appuntarlo su fogli volanti o block notes sul cellulare e caricare le informazioni raccolte in un secondo momento. Si rischia di perdere informazioni o peggio di non garantire la tempestività su pazienti, che spesso sono cronici.
Serve un dispositivo istantaneo di informazione, dunque?
A mio avviso è essenziale, ma non basta un prodotto che spunti semplicemente delle stanghette o che sia l’adattamento mobile di un prodotto web.
Serve offrire una vera e propria app che, in tempo reale, possa consentire di commentare, integrare valutazioni e usare quindi la cartella come se fosse la sua versione desktop.
Lo vediamo ogni giorno con il nostro prodotto, Advenias Care, sulle Regioni che già hanno fatto questa transizione: l’utilizzo dell’app per l’area domiciliare sta avendo un boom incredibile e ci aspettiamo una grande crescita nel triennio futuro. Immagino che anche questo sia stato uno dei motivi per cui il software Advenias Care è stato selezionato da diversi operatori nel territorio, per portare avanti questa evoluzione in Abruzzo.
Un’evoluzione isolata all’Abruzzo?
Per fortuna no.
Come ho detto questa nuova visione è affascinante, ma in linea con le richieste del PNRR e affine ad altre grandi evoluzioni normative italiane sulla Penisola, come per il Lazio, la Lombardia e a breve altre realtà territoriali.
Molte Regioni si stanno muovendo per una nuova gestione assistenziale e lo stanno facendo in maniera differente, ma molto interessante. In ogni caso resta il fatto che il quadro legislativo attuale è articolato per non dire complesso, ed è imperativo renderlo il più comprensibile possibile, per evitare intralci e rallentamenti.
Per questo il progetto del Grand Tour di Advenias a mio avviso è molto importante: permette di fare chiarezza in un ambito che raramente riesce a essere semplice.
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Trovate la pagina del Grand Tour qui: advenias.care/adi-italia/.
In merito alle evoluzioni in app ne avevamo parlato in un paio di articoli precedenti sia per aggiornare sugli sviluppi dell’applicativo, sia per alcune considerazioni di massima formulate assieme al CTO Umberto Brighetti.