Debito informativo: omogeneizzare i dati e le modalità di scambio?

Debito informativo: omogeneizzare i dati e le modalità di scambio?

Che cos’è il debito informativo?

Il debito informativo, in ambito sanitario,  è un set di dati relativi a servizi erogati agli assistiti (strutture socio sanitarie, servizi domiciliari, ecc.) che sono richiesti e utilizzati a livello nazionale per la definizione delle esigenze del settore e quindi, alla fine, per la quantificazione dei fondi da stanziare. Il debito informativo regionale nei confronti del ministero della Salute viene soddisfatto attraverso la raccolta dei flussi informativi regionali.

Come avviene lo scambio di informazioni tra gli enti?

Il flusso di informazioni segue un percorso: dall’Ente erogatore del servizio (struttura socio sanitaria, servizio domiciliare, …) all’Asl/Ats/distretto, da questa alla Regione e da qui, infine, al ministero della Salute.

Ma quali sono le principali problematiche di questo scambio di dati?

Nel tempo sul territorio nazionale si sono generate una serie di disomogeneità e distorsioni a cascata lungo la filiera di produzione dell’informazione che possiamo così sintetizzare:
1. ogni attore lungo la filiera può aggiungere dati di proprio interesse al flusso (Asl/distretto, Regione);
2. ogni attore lungo la filiera può modificare la modalità di invio dei dati, a volte obbligando all’uso di strumenti proprietari a scarsissimo, o nullo, livello di interoperabilità.

Proprio per queste problematiche, nel neo Piano Strategico per l’Ict nella Pa in merito agli obiettivi strategici nello sviluppo degli Ecosistemi, è stata confermata la necessità di «Uniformare l’approccio allo sviluppo dei servizi della Pubblica amministrazione tra i diversi ecosistemi per favorire l’omogeneizzazione dei servizi offerti al cittadino. Tali servizi devono essere semplici da usare, fondati sull’attenzione alla sicurezza e basati sull’interoperabilità di dati e applicazioni».

A decorrere dal 01/01/2021 in Regione Lombardia verranno dismessi i servizi applicativi regionali SOSIAWEB e CDIWEB, per cui gli Enti Gestori dovranno provvedere in tempo utile e in autonomia al passaggio verso altre soluzioni/servizi applicativi di terze parti.

Per approfondire il tema, è possibile leggere l’articolo completo.

 

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